Barcellona è forse la città più fortunata di tutta la Spagna, con la sua storia millenaria, la tradizione, il folklore, la gastronomia e le nuove tendenze, sta sempre di più diventando centro nevralgico del paese e anche una delle città più visitate d’Europa.
Barcellona, nota per essere capoluogo della Catalogna, è la seconda città per numero di abitanti 1.620.343 (2018) solo nella zona cittadina ed è in continua crescita soprattutto per la sua evoluzione a livello culturale (nel 2004 ospita per la prima volta il Forum Universale delle Culture).
Barcelona: una posizione stregica sul mediterraneo
La città è situata anche in una posizione strategica sul mediterraneo, che le permette altresì di essere anche un grande ed importante centro portuale e commerciale. A nord si trovano i Pirenei e il confine francese. Proprio per la sua vicinanza con il mare la città catalana ha un clima decisamente mite, anche se può accadere che sia in estate sia in inverno, il clima mediterraneo sia messo da parte in funzione di abbondanti precipitazioni. I mesi più freddi sono quelli di gennaio e febbraio e nonostante ciò non si scende mai al di sotto dei 9 gradi centigradi, al contrario d’estate si ha una media di 24°.
Barcellona: una storia evolutiva straordinaria
Storicamente parlando invece Barcellona ha un’evoluzione veramente straordinaria che forse non si riesce ad ammirare a pieno visitando la città, ormai praticamente dedita all’architettura moderna e ai design di classe. Essa però ha una storia millenaria, fu fondata (con il nome di Barcino) dal famoso cartaginese Amilcare Barca, padre di Annibale, anche se la teoria dell’origine punica della città rimane pur sempre una leggenda. Si deve la nascita formale della città ad un insediamento greco e successivamente si ebbero le prime notizie scritte grazie all’insediamento romano che la ribattezzò con il nome di Colonia Iulia Augusta Faventia Paterna Barcino. Si possono notare i resti delle antiche strade romane lungo il centro storico. Successivamente nel periodo medioevale, con la caduta dell’impero romano venne conquistata come le altre città spagnole dai Visigoti, Franchi e dai musulmani che la saccheggiarono nel 985.
Successivamente alla riconquista, Barcellona visse un periodo tra i più floridi della sua esistenza che si protrasse fino al XIV secolo quando l’unione del regno di Castiglia sancì definitivamente la fine dell’indipendenza della Catalogna.
Ciò che riuscì a riportare la città agli antichi splendori fu la seconda rivoluzione industriale che tra l’800 e il ‘900 riportò ai vertici l’economia cittadina che ritornò così ad essere un centro florido delle attività commerciali e culturali.
Ormai il potere di Barcellona anche dal punto di vista culturale era molto forte, nemmeno la dittatura franchista degli anni ’30 riuscì ad impedire l’uso della lingua catalana (nonostante fosse stata messa a dura prova anche dalle forte immigrazioni di parlanti spagnolo dal sud del paese) tanto che ancora oggi il 90% della popolazione lo parla senza alcun problema. Il capoluogo della Catalogna tornò nuovamente a risplendere di luce propria dopo la dittatura di Franco, soprattutto con l’organizzazione dei giochi olimpici che permise un completo rinnovo della città anche dal punto di vista strutturale.
Nel pomeriggio del 17 agosto 2017, la città di Barcellona è stata vittima di un attacco terroristico rivendicato dall’ISIS. Un piccolo camion ha attraversato la Rambla – a partire da Plaça Catalunya – ferendo circa 200 persone e uccidendone 16.
Barcellona oggi: fervore culturale, arte, design e tecnologia
Dagli anni novanta ad oggi la città è mutata ancora radicalmente, si presenta come un mondo fatto di giovani tendenze e divertimento assicurato. Sembra essere una città in pieno fervore culturale, dove gli stranieri riescono tranquillamente ad integrarsi alla vita cittadina e anzi dove si riesce anche a raggiungere forti obiettivi lavorativi nei campi in cui Barcellona sta diventando il pilastro portante. Si parla quindi di arte, design, tecnologia… dei settori in pieno sviluppo che portano non solo moltissimi studenti universitari ma anche un turismo culturale che vuole scoprire, ammirare e toccare con mano le nuove vie dell’architettura urbana, pittura, scultura e high-tech.